
Quando si parla di riabilitazione si pensa subito a chi ha perso del tutto la vista. In realtà, le sue applicazioni sono molto più ampie, ad esempio nelle diverse forme di ipovisione. L’Organizzazione Mondiale della Sanità segnala la riabilitazione della disabilità visiva come una delle priorità che i Servizi sanitari sono chiamati ad affrontare. Proprio per questo motivo, il Polo nazionale di Servizi e Ricerca per la prevenzione della cecità ha ideato un programma di tele-riabilitazione visiva, EyeFitness.
Il programma si è poi sviluppato con maggior rapidità durante la pandemia riuscendo a garantire assistenza nonostante le limitazioni imposte. Filippo Amore, direttore del Polo Nazionale di Servizi e Ricerca per Prevenzione della Cecità e la Riabilitazione Visiva, racconta in cosa consiste EyeFitness e a quali pazienti è rivolto.
Che cos’è EyeFitness?
“Si tratta di un software di home training sviluppato in collaborazione con NIDEK Technologies che permette di svolgere da casa, con il proprio computer, esercizi riabilitativi personalizzati, costantemente tele-monitorati dall’équipe del Centro presso l’Ospedale Gemelli di Roma”.
Per quali pazienti è indicato questo allenamento visivo?
“Viene utilizzato soprattutto nelle patologie legate all’età come le degenerazioni maculari senili, le distrofie della zona maculare e in alcuni pazienti con glaucoma. Con questo primo studio-pilota abbiamo trattato 100 pazienti tra i 70 e gli 85 anni che altrimenti sarebbero stati nell’ambulatorio dell’ospedale Gemelli per tre mesi”.
Il progetto si è sviluppato durante la pandemia?
“Lo avevamo messo a punto già prima perché uno dei problemi principali che oggi si incontra nella riabilitazione visiva è il problema logistico. Il paziente per essere seguito presso il centro di riabilitazione deve spesso rinunciare perché impossibilitato a raggiungerlo – proprio perché invalido e per l’età – secondo le scadenze previste. Con la teleoftalmologia il problema può essere superato. Perciò, l’emergenza sanitaria ci ha spinti ad implementare EyeFitness con maggior urgenza”.
Come funziona EyeFitness: prevede degli esercizi?
“Eyefitness è uno strumento di semplice utilizzo, in quanto richiede un qualsiasi PC o tablet e una connessione a internet. È composto da 17 esercizi per un totale di 15 sedute ed ha lo scopo di potenziare la funzione visiva dei pazienti affetti da varie patologie oculari. Il software consente il rafforzamento delle abilità visuo-specifiche, come ad esempio la lettura, attraverso l’incremento della stabilità di fissazione, l’aumento della capacità di discriminazione visiva, il miglioramento della coordinazione oculo-manuale e la rieducazione dei movimenti oculari lenti e veloci”.
Quindi il piano di allenamento è personalizzato?
“Gli esercizi di stimolazione visiva vengono configurati dal terapista della riabilitazione sulla base dei dati clinico-funzionali del paziente. Tutti gli esercizi, possono essere personalizzati in accordo alle caratteristiche visive del paziente. Modificando diversi parametri come, ad esempio, la tipologia degli stimoli, la dimensione e il contrasto degli stessi”.
L’accesso al software EyeFitness è gratuito?
“Il software è riconosciuto dall’Unione Europea come device medico, quindi la prestazione è concessa gratuitamente dal Servizio sanitario regionale. La prescrizione viene fatta in ambulatorio poi il paziente può collegarsi con il suo account e può visualizzare gli esercizi, progressivi in base al miglioramento ottenuto nel tempo. L’esercizio viene visualizzato in diretta dall’operatore del Centro che può monitorare la progressione giornaliera in modo da poter passare all’esercizio successivo”.
Quali benefici ricava il paziente?
“C’è un netto miglioramento di alcuni parametri funzionali come la velocità e l’acuità di lettura, ma anche la stabilità di fissazione di un oggetto. I pazienti si accorgono giorno dopo giorno di riuscire a compiere di nuovo alcune azioni come contare i soldi o leggere le bollette. Quello che ancora non sappiamo è quanto dura l’effetto nel tempo, ma lo stiamo valutando. Questo progetto è in corso, presso l’ambulatorio del Gemelli di Roma, presso l’Ospedale Careggi di Firenze e presso il Centro di Chieti e Pescara e Catanzaro. Inoltre, il progetto è diventato internazionale ed è in corso anche in Canada dove stiamo avendo un riscontro notevole”.