Occhio alla vista – l’importanza della prevenzione

occhio alla vosta

Tantissimi studi scientifici hanno dimostrato l’importanza della prevenzione e della promozione della salute per ridurre l’incidenza delle malattie ma anche per favorire il mantenimento del benessere e della qualità della vita.

Esistono diverse forme di prevenzione:

  • La prevenzione primaria che ha lo scopo di impedire che la malattia insorga quando ancora non si è manifestata, combattendo le cause e i fattori predisponenti 
  • La prevenzione secondaria che ha lo scopo di identificare la malattia nella fase in cui è ancora priva di sintomi si mediante esami di screening.
  • La prevenzione terziaria che ha lo scopo di limitare i danni procurati dalla malattia mediante la cura e la riabilitazione.

Quando fare prevenzione?

  • In epoca neonatale e nei primi mesi di vita per identificare quelle patologie che causano deprivazione visiva come la cataratta congenita e lo strabismo.
  • Intorno ai 3-5 anni e poi in età scolare per valutare il corretto sviluppo morfologico e funzionale degli occhi, diagnosticare tempestivamente miopia, ipermetropia, astigmatismo o anche alterazioni della motilità oculare come la sindrome dell’occhio pigro
  • Tra i 25 e i 40 anni, in assenza di patologie, è sufficiente una visita oculistica ogni 5 anni. In presenza di miopia può essere necessario intensificare i controlli.
  • Dopo i 40 anni nelle persone sane è sufficiente una visita oculistica ogni 2-3 anni, nel corso della quale l’oculista potrà rilevare l’insorgenza fisiologica della presbiopia prescrivendo il primo occhiale per lettura.
  • Dopo i 50 anni è consigliabile eseguire ogni anno una visita oculistica completa con misurazione della pressione oculare ed esame della papilla ottica per diagnosticare precocemente il glaucoma, una malattia gravemente invalidante che può portare alla cecità e che rimane asintomatica fino a quando non procura gravi e permanenti danni alla visione.
  • Dopo i 65, i controlli saranno scadenzati in base al consiglio dell’oculista (comunque almeno una volta l’anno) e saranno rivolti ad identificare precocemente le eventuali patologie oculari che presentano la più alta incidenza in questa fascia di età come la cataratta, la degenerazione maculare legata all’età, il glaucoma, sindrome dell’occhio secco e molto altro.

A cosa serve?

È importante fare la visita oculista per poter valutare cornea, cristallino, pressione intraoculare, retina e nervo ottico.

Il cristallino tende con il tempo a perdere la sua trasparenza, sviluppando quella che è definita cataratta. La pressione dell’occhio  ha normalmente un valore che può oscillare tra i 10 e 22 millimetri di mercurio. L’aumento della pressione intraoculare associato ad un danno del nervo ottico viene definito glaucoma. Il glaucoma è una malattia subdola perché asintomatica, che però, se non diagnosticata e trattata, determina una riduzione del campo visivo. La visita oculistica permette inoltre di valutare lo stato delle arterie, delle vene e della retina.

Quando il paziente presenta patologie come ipertensione e diabete le prime alterazioni si possono rilevare proprio a livello della microcircolazione retinica. E’ quindi importante esaminare il fondo dell’occhio al fine di fornire al cardiologo indicazioni per ulteriori accertamenti. Studiando il fondo dell’occhio si effettua anche la valutazione della macula (piccola area retinica che permette la visione distinta). La maculopatia è una delle cause più frequenti di compromissione della vista dopo i 70 anni. Per diagnosticarla e trattarla è importante valutare la macula ed eventualmente eseguire esami diagnostici come OCT (Optical Coherence Tomography), Angio-OCT, fluorangiografia e angiografia con verde di indocianina.

Cos’è l’OCT (Optical Coherent Tomography) e come funziona

L’OCT è un esame diagnostico per immagini che permette di analizzare la retina e la macula. Si scattano una serie di fotografie della retina sfruttando il riflesso dei raggi laser infrarossi inviati su di essa. Il principio è simile a quello dell’ecografia ma raggiunge risultati superiori in termini di precisione grazie agli apparecchi di ultima generazione. È un esame rapido e semplice, non necessita idi dilatazione della pupilla. 

L’OCT viene usato più frequentemente nelle seguenti patologie:

  • degenerazione maculare legata all’età (AMD)
  • membrane epiretiniche (pucker maculari)
  • edema maculare
  • fori maculari

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